L’achillea e’ anche chiamata erba delle ferite: come scrive Ferdinando Alaimo nel suo libro “Erbario della Salute” che ti consiglio caldamente, questa erba meravigliosa e’ governata dalla Dea Venere, che conferisce all’Achillea equilibrio, armonia, bellezza, splendore, effusione vitale.
Allo stesso tempo, l’Achillea e’ governata anche da Saturno che equilibra questa sua tendenza alla vita, attraverso le sue proprietà emostatiche e coagulanti.
L’achillea, quindi, ha dentro di se l’equilibrio tra la vita e la morte, tra la nostra parte espansiva (fase follicolare/estrogenica del ciclo mestruale) e la nostra parte introspettiva (fase progestinica/mestruazione).
E’ da sempre ritenuta la pianta a vocazione ginecologica poiche’ viene impiegata nei disturbi mestruali, quali ipermenorrea, cicli mestruali irregolari.
L’altra sua grandissima qualità e’ quella appunto di cicatrizzare: la leggenda narra che Chirone suggerì ad Achille di utilizzare proprio impacchi di achillea per curare le ferite dei suoi soldati. E’ per questo che viene chiamata ‘pianta delle ferite’: ha funzioni antiemorragiche, disinfettanti e cicatrizzanti.
Utilizzi
L’achillea rimane quindi utile per lenire le ferite, ma anche da applicare sotto forma di impacco a cicatrici già esistenti.
E’ utile per trattare ulcere varicose, emorroidi, ragadi anali o al capezzolo.
Si può utilizzare sotto forma di tisana, tintura madre ad uso interno; impacchi con decotto e massaggi con oleolito per uso esterno.
Consulta il tuo erborista per farti indicare il modo di assunzione migliore per il tuo caso.
Con l’achillea possiamo, però, trattare anche cicatrici dell’anima, utilizzandola sotto forma di oleolito (vedi la ricetta qui sotto), e massaggiandola dove nel corpo senti che risiedono le tue cicatrici più grandi. Oppure portandola addosso, e ascoltare che cosa ha da dirti…
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Utilizzi per il ciclo mestruale femminile
L’achillea si utilizza per i disturbi mestruali, soprattutto in casi di ipermenorrea (sanguinamenti eccessivi) e dolori mestruali sotto forma di impacco con oleolito o decotto.
Puoi seguire questo modo per fare l’impacco, sostituendo all’olio di ricino, l’oleolito di achillea.
In caso di ipermenorrea si consiglia la tintura madre da prendere dal giorno 15 del ciclo, fino al giorno dell’arrivo della mestruazione. Sulle dosi consultare il proprio erborista.
Come fare l’oleolito di achillea in casa
Per fare l’oleolito di achillea serve achillea essiccata e un olio vettore a scelta tra olio extravergine di oliva, olio di mandorle (irrancidisce facilmente), olio di riso.
La proporzione che si utilizza e’ solitamente 1:20: su un litro di olio metterò 200 gr di achillea. Se devi preparare l’oleolito per uso familiare, ti consiglio di farne piccole quantità alla volta.
Si pone l’erba in un barattolo di vetro pulito e asciutto e si versa l’olio sopra, avendo cura che l’erba rimanga sotto l’olio. Si lascia al buio per due lunazioni: quindi sull’etichetta che porrai sul vasetto scrivi la data di inizio e poi cerca un calendario lunare per segnarti quando le due lunazioni sono trascorse.
Una volta trascorso il tempo, filtri accuratamente il contenuto, anche più volte in modo che non rimangano residui nell’oleolito; puoi aggiungere un cucchiaino di olio di germe di grano per aumentarne la conservazione, quindi mettilo in un barattolo scuro o al buio per preservarlo al meglio.
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