La gratitudine, questa sconosciuta!
Come ti dicevo in questo articolo, la gratitudine è estremamente legata all’abbondanza, ossia non puoi sentire di essere e avere abbondanza se di fatto sei carente di gratitudine.
La gratitudine è una sensazione che percepisci nel corpo, poiché, come ogni emozione, senso di, comprensione, anche la gratitudine è una memoria cellulare: a tal proposito ti consiglio la lettura di questo testo illuminante dello scienziato Bruce Lipton, La Biologia delle Credenze.
Ogni memoria corporea è modificabile, ampliabile e cancellabile: questo significa che ogni credenza portata da un trauma può essere modificata.
Parlando in modo più semplice, ti faccio un esempio: i miei nonni hanno sofferto la fame, erano una famiglia contadina e hanno passato dei tempi bui, generando quella che si chiama ansia da sopravvivenza. Avendo 4 figli, più volte le loro emozioni erano di paura, tristezza, adrenalina, perché sopravvivere era difficile.
Queste emozioni si sono talmente tanto impresse nei loro corpi, da generare una memoria e un comportamento reattivo, ossia una specie di protezione (non posso ottenere ciò che sento meritare) con la quale andavano verso le cose della vita. Con questa credenza, soffrivano meno: se credo di non meritare di ottenere, allora quando in effetti non avrò ciò che desidero, ci sto meno male.
Questa fortissima credenza si è impressa nel mio albero genealogico, tanto che negli anni, nonostante io non ne abbia mai avuto nessun motivo reale, soffrivo moltissimo di paura di rimanere senza nulla.
Questa mentalità di povertà, di limitazione, di scarsità, di accontentarsi, lede moltissimo il nostro rapporto con la gratitudine e quindi con l’abbondanza: questa nostra struttura mentale allontana l’abbondanza da noi, perché sotto potrebbe esserci la credenza che ‘meritare abbondanza è pericoloso, perché posso tornare ad essere povera’.
Chissà quante altre credenze ci sono in tal senso, credenze che giocano nel nostro inconscio, sono invisibili: così diventiamo le marionette di queste credenze. E non viviamo le nostre vite.
Quando ascoltiamo noi stesse, mappiamo le nostre emozioni e le nostre oscillazioni energetiche e ormonali attraverso la ruota mestruale, possiamo renderci contro e lavorare su queste credenze che certe volte rendono il nostro ciclo mestruale difficile e doloroso.
Ma tornando alla nostra gratitudine, voglio darti qualche consiglio per aumentare la gratitudine nella tua vita, gioire delle piccole cose e aumentare l’abbondanza nella tua vita!
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